Le linee guida stilate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomandano l’assunzione giornaliera di zuccheri semplici al di sotto del 10% dell’apporto energetico giornaliero totale.
Questo vale, a maggior ragione, in un soggetto diabetico. Tale raccomandazione non riguarda gli zuccheri naturalmente presenti nella frutta e nella verdura fresche o nel latte, ma quelli aggiunti agli alimenti e alle bevande, oltre a quelli naturalmente presenti nel miele e nei succhi di frutta prodotti da concentrati.
Anche per questo, sono sempre più presenti sul mercato prodotti senza zucchero” e dolcificati artificialmente. Gli edulcoranti artificiali hanno un valore calorico nettamente inferiore a quello dello zucchero, ma sarebbe sbagliato considerarli inerti dal punto di vista biologico: infatti, possono alterare la risposta glicemica e insulinica.
Rinforzare il gusto dolce, inoltre, fa sì che il corpo si predisponga a ricevere altre calorie e questo determina un alterato segnale di fame e sazietà. Quindi, non è vero che i prodotti “senza zucchero” possono essere consumati liberamente.
È sempre meglio scegliere un prodotto ricco in fibre e con pochi zuccheri naturali, invece di un prodotto con poche fibre e con edulcoranti. Non dimenticate che le fibre sono fondamentali per modulare la risposta glicemica al pasto.
I più comuni dolcificanti sono il ciclamato, l’aspartame, la saccarina, il mannitolo, il sorbitolo, lo xilitolo e la stevia.
Attenzione al fruttosio: esso ha, in effetti, un indice glicemico basso, tant’è che dopo la sua ingestione, i livelli di glucosio nel sangue aumentano molto meno rispetto a quanto registrato dopo l’assunzione di un’analoga quantità di glucosio.
Però, il problema riguarda le conseguenze metaboliche: il fruttosio, pur essendo uno zucchero, viene metabolizzato come un grasso e fa aumentare i trigliceridi nel sangue. Evitare, quindi, alimenti in cui il fruttosio sia aggiunto artificialmente come dolcificante.
Infine, ricordare che non è mai stato dimostrato un particolare vantaggio nell’assunzione di “alimenti per diabetici”: essi, di fatto, costano di più degli altri prodotti ma non forniscono particolare benefici.
Fonte: tratto dal supplemento al n° 1 di Ok Salute e Benessere, genn. 2016 “Diabete Curarsi con Gusto”, del gruppo Ospedaliero San Donato Foundation
Fonte immagine: https://www.studiompa.com/zucchero-e-dolcificanti/