Per contrastare raffreddori e influenze lo zenzero si usa, soprattutto, sotto forma di infuso o di decotto.
Per la preparazione si pongono 3 grammi di zenzero grattugiato (o tagliato in fettine sottilissime) in una tazza d’acqua fredda, si aggiunge 1 cucchiaino di zucchero di canna e si porta a bollore. Dopo aver abbassato la fiamma si lascia sobbollire per 3-5 minuti. Filtrare e consumare il preparato molto caldo, fino a un paio di tazze al giorno. La medicina tradizionale consiglia, in seguito, di coprirsi molto bene e riposare, in modo da sudare copiosamente.
- La versatilità dello zenzero consente, però, di utilizzarlo anche in altri modi, aggiungendo (ad esempio) una grattugiata di zenzero fresco a una normale tazza di tè, oppure, a una cioccolata calda, o a una minestra, per sfruttare le proprietà riscaldanti e antisettiche della radice.
Tra l’altro lo zenzero ha spiccate proprietà digestive, protegge la mucosa gastrica e contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo.
Estratti a base di questa pianta vengono utilizzati per contrastare nausea e vomito, per esempio, nei casi di cinetosi (mal d’auto, di mare o d’aereo).
I principi attivi dello zenzero (gingeroli) svolgono, inoltre, un’azione antinfiammatoria che contribuisce ad alleviare i dolori di varia natura, tra cui i dolori reumatici e il mal di testa.
Lo zenzero è reperibile anche come tintura madre, di cui si assumono (in media) 30 gocce in due dita d’acqua 2-3 volte al giorno, oppure, in capsule di estratto secco (se ne assumono in media due al giorno), con i pasti, quindi, 1 a pranzo e 1 a cena.
Fonte: Casa in Fiore, ottobre 2004
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