Lo zenzero fresco è una spezie vasodilatatrice dal sapore forte ed è uno degli ingredienti tipici della cucina asiatica.
La parte commestibile di questa pianta tropicale non è propriamente la radice, ma il rizoma. Benché anche lo zenzero disidratato mantenga gran parte delle proprie proprietà terapeutiche, è meglio usare quello fresco.
Previene la nausea e la cinetosi: lo zenzero è efficace quanto i farmaci convenzionali nella prevenzione della nausea e della cinetosi (mal d’auto e di mare), ma non la combatte se già in atto. È sconsigliato l’uso a dosi terapeutiche contro la nausea in gravidanza.
Antitrombotico: secondo i test, lo zenzero è più efficace dell’aglio e della cipolla nel prevenire la formazione di trombi, che causano ictus e infarto.
Contro tosse e raffreddore: ha azione vasodilatatrice e stimolante della circolazione, permettendo all’organismo di eliminare muco e catarro.
Allevia i dolori reumatici, indolenzimenti e tumefazioni: uno studio condotto in Danimarca nel 1992 ha confermato l’uso tradizionale ayurvedico dello zenzero contro reumatismi e artrite. Non sono stati rilevati effetti collaterali. Ciò è possibile, forse, perché blocca le sostanze che causano le infiammazioni.
Le quantità di zenzero fresco e disidratato usate normalmente in cucina sono sufficienti per avere effetti benefici. Basta 1 grammo di zenzero disidratato o un pezzetto di quello fresco o conservato per evitare il mal d’auto o di mare.
Contro i dolori reumatici, mangiatene 50 grammi cotto o 5 grammi fresco crudo al giorno per almeno 3 mesi.
Se consumato in eccesso può causare irritazione all’uretra, in questo caso riducetene la quantità
Il profumo e l’aroma dello zenzero danno un tocco piccante ai curry, ai fitti, a molti piatti di pesce cinesi e ad altri piatti invernali per scaldarsi, come gli sformati, le torte e i punch di whisky caldi. Lo zenzero si associa bene ad alcuni frutti: melone, pere, banane e pesche. Ottimo anche con il gelato.
Avvolgete e conservate lo zenzero fresco nel frigorifero per impedire che si asciughi o si ammuffisca: si conserva per alcune settimane. Si conserva bene anche nel freezer. Per non disperdere l’aroma di quello disidratato acquistatene poco e conservatelo in contenitori ermetici (in luogo scuro e fresco).
Fonte: un articolo di Paola Cecchi Fornei, nato da una ricerca su molteplici fonti: “Curarsi con il cibo”, il libro di Miriam Polunin (sembra che la versione italiana sia sparita dalla distribuzione), Wikipedia, vecchi numeri di riviste come Starbene, Più Sani e Più Belli ecc.
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