Grasso è bello?
A volte è così, ma se il sovrappeso diventa molto grave (succede a 1 persona su 5), compaiono problemi di salute e di relazione.
- Sarebbe bello sottoscrivere le parole di Tess Holliday, 29 anni, top model americana curvy, taglia 54, quando dice: «Mi sento bene, mi sento desiderabile, ogni corpo va bene così com’è».
Perché quelle forme generosissime che hanno portato lei sulle passerelle e sui giornali di tutto il mondo condannano, invece, tante altre donne a una lenta discesa in una voragine dalle quale è poi molto difficile uscire.
Intendiamoci: ben vengano le modelle tonde, anche burrose, nei servizi di moda e siano benvenuti gli stilisti che vestono taglie comode con eleganza.
Solo che il confine è sottile e superarlo è un attimo.
- E mentre le top come Tess o Ashley Graham raccolgono consenso e ammirazione, la maggior parte degli obesi vive male: isolata, discriminata, sola.
Le cifre parlano chiaro: in Italia, 1 persona su 10 è in sovrappeso, 1 su 5 è obesa e negli ultimi cinque anni l’obesità è aumentata del 25%.
Confrontandosi con gli esperti dell’Istituto Nazionale per la Chirurgia dell’Obesità, si capisce che si tratta di un disturbo tanto diffuso quando subdolo e che, un chilo dopo l’altro, si può passare facilmente dall’essere una persona in carne a una vera e propria condizione patologica.
L’obesità non può essere considerata una caratteristica come un’altra: è una malattia invalidante da molti punti di vista.
Ci si può convivere?
- Sì, ma male, come si sta con un nemico.
- Un nemico potente, ma non invincibile.
Sintesi dell’articolo di Veronica Salaroli – fonte Confidenze, 3 novembre 2015