Vitamina K: i benefici. Le maggiori fonti dietetiche di vitamina K1 sono le verdure di colore verde scuro e gli olii vegetali, mentre la vitamina K2 la ritroviamo nelle uova, nel latte e nei suoi derivati, in alimenti fermentati, quali la soia, il miso ed il formaggio Brie.
La vitamina K è utili in diversi processi: in caso di un aumentato rischio emorragico (metrorragia, sanguinamento nasale o gengivale).
Nel trattamento di morsi di rettili velenosi il cui veleno causa emorragie; stimola l’incorporazione del calcio nelle ossa e nei denti; migliora il diabete di tipo 2: sembra antagonizzare gli effetti metabolici dello stress; rende le arterie più elastiche rimuovendo gli accumuli di calcio; si è dimostrata utile nella prevenzione del danno cerebrale da ictus e per antagonizzare l’invecchiamento.
Ha una potente azione antinfiammatoria e può essere molto utile in patologie quali l’artrite reumatoide e la sclerosi multipla; è anche utile per prevenire la calcolosi renale oltre che il decremento senile della fertilità maschile; a livello cutaneo antagonizza la degradazione del collagene con chiaro effetto anti-aging che si manifesta soprattutto con l’uso topico a livello palpebrale.
Regola una proteina coinvolta con la crescita cellulare, cosa molto utile per prevenire la proliferazione tumorale soprattutto a livello polmonare, prostatico, in caso di leucemia e mieloma, cancro al seno ed al fegato, in particolare la supplementazione appare capace di prolungare la sopravvivenza nei pazienti con epatocarcinoma e di prevenire l’insorgenza di tale patologia nei pazienti con epatite C.
La vitamina K però non è la panacea di tutti mali e va sempre associata ad una dieta bilanciata e per esplicare al meglio i suoi effetti benefici ha bisogno di essere associata ad altre sostanze quali:
Le dosi raccomandate dai LARN di vitamina K sono di circa 140mcg/giorno per gli adulti. Essendo una vitamina liposolubile deve essere assunta con un pasto lipidico per favorirne l’assorbimento.
I suoi benefici sono individuati in ogni età della vita a partire dal primo trimestre di gravidanza fino a dopo i 50 anni quando una corretta integrazione consentirebbe di contrastare la perdita di massa ossea e la calcificazione vascolare.
Bisogna inoltre ricordare che numerosi processi possono interferire con l’assorbimento di vitamina K e quindi risulta essere necessario integrarla nei casi di malassorbimento lipidico, nel corso di terapie anticoagulanti, durante terapie antibiotiche naturalmente sempre sotto stretto controllo medico.
Fonte: “Vitamina K: i benefici”, è un estratto da un bell’articolo del biologo nutrizionista Luca Lotitosu Verdetà, rivista della Cna
Fonte immagine: Nella Settimana Santa uova protagoniste in tavola – Corriere Nazionale
I prodotti omeopatici... L'omeopatia si basa sul "principio della similitudine": in pratica, utilizza rimedi…
Autostima adolescenti: sii un esempio positivo per tua figlia! Tutti gli articoli sull'autostima,…
Prevenire l'influenza? Prevenire l'influenza? Comincia con il lavarti bene le mani dopo aver…
Cervello e intestino sono collegati tra loro? Hai mal di pancia? Colpa dello stress.…
Mangiare funghi mantiene giovane il cervello... Mangiare almeno mezzo piatto di funghi (300 grammi)…
Crucifere e riduzione del rischio di cancro al pancreas! Il consumo regolare di crucifere…