Tutte pregiate le vitamine del gruppo B (comprese le sorelle minori, cioè le vitaminoidi). Certo bisogna dare un gran risalto alla B12, per come è vantaggiosa e per come è composta.
- Intanto, contiene uno ione di cobalto (per cui si chiama anche cianocobalamina), fabbrica globuli rossi, rinnova le cellule, sorveglia il sistema nervoso, le funzionalità epatiche.
È stato il medico statunitense George Hoyt Whipple a cercare e ricercare in quale modo combattere certe tremende forme di anemia, per questo chiamate «perniciose». Scoprì «qualcosa» nel fegato fresco di vitello, e così nel 1934 ottenne il Nobel per la medicina. Vent’anni dopo si arrivò alla B12 vera e propria, una sostanza cristallina rossa, sempre lì nel fegato animale.
Trent’anni dopo, questa vitamina era finalmente conosciuta da tutti, eccola in noi, ecco che cosa può fare.
Non si limita a combattere le anemie, ma «tiene saldo» il midollo osseo, cura tutte le fragilità, gli sfinimenti che arrivano dopo lunghe degenze, gravi operazioni.
Ne abbiamo bisogno quando siamo davvero stanchi, quando non riusciamo «mai» a concentrarci, braccia e gambe sono sempre intorpidite, abbiamo improvvise balbuzie oppure continue nevralgie, ci aggredisce perfino (!) l’herpes zoster (fuoco di San’Antonio).
Non si trova a piene mani nelle verdure, e questa è una raccomandazione che va fatta soprattutto ai vegetariani. Specialmente a quelli rigorosi, che rifiutano anche uova e latticini (che peraltro ne contengono pochissima).
- Per un volta, il primo posto non è al lievito di birra ma al fegato, fegato e fegatini, poi salsiccia, aringhe, quanto pesce, sgombri, sardine sott’olio, trote e anguille…
Fonte: estratto da “Il libro delle vitamine e dei sali minerali“, di Matilde Zucchini e Nunzia Monanni