Un tempo, quando la terapia era quasi esclusivamente erboristica, i vini medicinali erano tenuti in grande considerazione.
Nei testi sono elencati molti tipi di varia composizione. Tratto da un codice del 300 vi troviamo formule con proprietà curative. Curiosi sono certi nomi:
- vinum mirabilis
- vinum exlinctonis auri
- vino dell’oro spento
- vinum raspaticum
- vinum ad memorium recuperandum
- vinum confortam omnia membra principalia
- vinum senescentum hyemale
- vinum estivum.
Questi vini antichi medicinali furono sottoposti al controllo farmacologico sperimentale.
Uno di questi, il vino salviatum, fatto a base di salvia la quale era tenuta in grande considerazione dagli antichi. Questo vino gustoso ed innocuo è veramente dotato di proprietà sedativa, cosicché non appare ingiustificata la sua indicazione “contro i mali di nervi”.
- vino di salvia: dolori mestruali, menopausa, dismenorrea, amenorrea e iperidrosi.
- vino rosmarino: ricostituente e stomachico.
- vino iperico: antidepressivo.
- vino ortica: anemia.
- vino santoreggia: afrodisiaco.
- vino origano: gastrite e cistite.
- vino broccoli: preventivo tumori.
- vino equiseto: rimineralizzante e osteoporosi.
Il metodo di preparazione consiste in 100 grammi di erba finemente tagliuzzata in 1 litro di vino.
Lasciare in macerazione alla luce per 40 giorni. Agitare ogni volta prima di bere, a bicchierini, mattina e sera per un mese.
Dottor Antonio Colasanti
Docente in farmacologia presso la stessa università.
Esperto in omeopatia-fitoterapia integratori naturali ed alimentazione sportiva. Specializzato in medicina bioradiante-pranoterapia-massaggio sportivo.