Cruda o cotta, riveste un ruolo decisivo per la salute e la longevità dell’organismo. A ogni età! L’ideale sarebbe consumarne sempre, sia a pranzo sia a cena, ma senza esagerare con le porzioni, soprattutto se si soffre di colite!
Tuttavia, contrariamente a quanto accade nei mesi caldi, quando sulle nostre tavole abbondano le insalatone estive, fresche, leggere e veloci da preparare, in inverno, con le temperature che si abbassano e le giornate che si accorciano, tendiamo a consumarne sempre meno, soprattutto di crude.
Abitudine poco sana, perché i nutrienti contenuti negli ortaggi invernali, come l’acido folico, proteggono le cellule proprio così come proteggono la struttura vegetale dell’ortaggio stesso contro le basse temperature, aiutandola a resistere alla diminuzione delle ore di luce e a superare le variazioni climatiche tipiche dell’inverno.
Il consiglio è quello di rispettare sempre la stagionalità degli alimenti e, in questo periodo, l’orto propone una grande varietà di verdure e ortaggi, soprattutto a foglia. La loro importanza nutrizionale risiede nell’elevato e particolare patrimonio vitaminico e nel loro stesso colore verde intenso. Via libera, quindi, a indivia, lattuga, puntarelle, cavoli, cavolfiore, broccoli, bieta, spinaci, soncino, finocchi solo per citarne alcune.
Verdure e ortaggi svolgono un ruolo centrale nella prevenzione dei tumori e delle patologie degenerative. Le molecole nutrienti che contengono quelli freschi di stagione, infatti, hanno il potere di agire sul nostro patrimonio genetico proteggendo l’integrità e le funzioni del Dna.
Inoltre, gli ortaggi di questo periodo più freddo sono ricchi di una particolare vitamina, l’acido folico, essenziale nella formazione dei globuli rossi, nel metabolismo di alcuni aminoacidi e nel favorire il rinnovamento di tutte le cellule dell’organismo sottoposte a uno stress ambientale maggiore, tipico proprio dell’autunno-inverno.
La forte presenza di fibra alimentare, in particolare di inulina, cellulosa e di emicellulosa, aiuta a combattere la stipsi, disturbo favorito nella stagione fredda, quando solitamente si beve di meno e si fa meno movimento.
Questi nutrienti, infatti, riescono ad accelerare il tempo di transito intestinale degli alimenti ingeriti.
Fonte: estratto da un bel servizio di Stefano Miglio su Più Sani Più Belli, nov. 2017 – con la consulenza del professor Pier Luigi Rossi, medico Specialista di Scienza dell’Alimentazione e Medicina Preventiva, autore del libro “Dalle calorie alle molecole” e della dottoressa Tiziana Vetralla, dietista ad Arezzo
Fonte immagine: http://www.italiafruit.net/DettaglioNews/46587/in-primo-piano/ecco-la-classifica-delle-verdure-piu-amate-dagli-italiani
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