Cruda o cotta, riveste un ruolo decisivo per la salute e la longevità dell’organismo. A ogni età! L’ideale sarebbe consumarne sempre, sia a pranzo sia a cena, ma senza esagerare con le porzioni, soprattutto se si soffre di colite!
- Il consiglio, quindi, è di iniziare il pasto con una porzione di verdura cruda, e terminarlo con una di verdura cotta.
Tuttavia, contrariamente a quanto accade nei mesi caldi, quando sulle nostre tavole abbondano le insalatone estive, fresche, leggere e veloci da preparare, in inverno, con le temperature che si abbassano e le giornate che si accorciano, tendiamo a consumarne sempre meno, soprattutto di crude.
Abitudine poco sana, perché i nutrienti contenuti negli ortaggi invernali, come l’acido folico, proteggono le cellule proprio così come proteggono la struttura vegetale dell’ortaggio stesso contro le basse temperature, aiutandola a resistere alla diminuzione delle ore di luce e a superare le variazioni climatiche tipiche dell’inverno.
DALL’ORTO D’AUTUNNO…
Il consiglio è quello di rispettare sempre la stagionalità degli alimenti e, in questo periodo, l’orto propone una grande varietà di verdure e ortaggi, soprattutto a foglia. La loro importanza nutrizionale risiede nell’elevato e particolare patrimonio vitaminico e nel loro stesso colore verde intenso. Via libera, quindi, a indivia, lattuga, puntarelle, cavoli, cavolfiore, broccoli, bieta, spinaci, soncino, finocchi solo per citarne alcune.
Quali gli effetti benefici?
Verdure e ortaggi svolgono un ruolo centrale nella prevenzione dei tumori e delle patologie degenerative. Le molecole nutrienti che contengono quelli freschi di stagione, infatti, hanno il potere di agire sul nostro patrimonio genetico proteggendo l’integrità e le funzioni del Dna.
- Per esempio, il colore verde delle verdure è dato dalla clorofilla: un pigmento in grado di contrastare gli effetti nocivi dei radicali liberi dell’ossigeno, ossia quelli che si formano nelle cellule durante i processi metabolici e che possono essere responsabili di azioni patologiche, se non vengono prontamente bloccati da molecole dotate di azione anti-ossidante, come appunto
la clorofilla.
Inoltre, gli ortaggi di questo periodo più freddo sono ricchi di una particolare vitamina, l’acido folico, essenziale nella formazione dei globuli rossi, nel metabolismo di alcuni aminoacidi e nel favorire il rinnovamento di tutte le cellule dell’organismo sottoposte a uno stress ambientale maggiore, tipico proprio dell’autunno-inverno.
La forte presenza di fibra alimentare, in particolare di inulina, cellulosa e di emicellulosa, aiuta a combattere la stipsi, disturbo favorito nella stagione fredda, quando solitamente si beve di meno e si fa meno movimento.
Questi nutrienti, infatti, riescono ad accelerare il tempo di transito intestinale degli alimenti ingeriti.
Fonte: estratto da un bel servizio di Stefano Miglio su Più Sani Più Belli, nov. 2017 – con la consulenza del professor Pier Luigi Rossi, medico Specialista di Scienza dell’Alimentazione e Medicina Preventiva, autore del libro “Dalle calorie alle molecole” e della dottoressa Tiziana Vetralla, dietista ad Arezzo
Fonte immagine: http://www.italiafruit.net/DettaglioNews/46587/in-primo-piano/ecco-la-classifica-delle-verdure-piu-amate-dagli-italiani