Le vene sono vasi sanguigni di diametro variabile e dalle pareti sottili che hanno il compito di trasportare il sangue dalla periferia del corpo fino al cuore.
Quando le vene della gambe si dilatano in maniera localizzata oppure diffusa, dall’inguine fino alla caviglia, si parla di varici o di malattia varicosa.
Le ragioni del problema sono tante.
- Innanzitutto esiste una predisposizione genetica alla debolezza delle pareti venose, che in alcuni casi tendono con più facilità a dilatarsi e sfiancarsi.
Anche gli ormoni giocano un ruolo importante nella genesi delle varici, in particolare quelli femminili: è questa la ragione che determina una maggiore incidenza del problema nelle donne rispetto agli uomini.
La gravidanza può favorire la dilatazione patologica delle vene per via dell’aumento della pressione.
Ci sono poi altri fattori di rischio che possono portare alla malattia varicosa, primo fra tutti l’aumento di peso e l’obesità che contribuiscono ad aumentare la pressione del sangue all’interno dei vasi.
Anche stare a lungo in piedi non facilita il ritorno venoso e quindi il sangue per gravità tende a refluire e ristagnare a livello degli arti inferiori.
Eventuali traumi fisici alle gambe possono creare danni ai vasi.
Anche l’età gioca un ruolo importante dal momento che tutti i tessuti, e quindi anche le pareti delle vene, tendono a perdere elasticità provocando un cattivo funzionamento delle valvole che dovrebbero impedire il reflusso.
Fonte: Viversaniebelli – febbraio 2015