Efficaci e sicuri come quelli di marca, se pure meno costosi (si spende almeno il 20% in meno), i farmaci equivalenti sono ingiustamente guardati con sospetto dai pazienti.
Rivolta a medici, farmacisti e pazienti, risponde alle domande più frequenti relative a questa categoria di medicinali. Vengono per esempio chiariti sia il processo sia i requisiti necessari per poter autorizzare e mettere in commercio questi prodotti, così come viene sottolineato che l’uso del termine farmaco generico, oltre a essere scorretto, è anche fonte di equivoci, perché spinge a farlo percepire come inferiore rispetto all’originale.
Questa definizione, che persiste nel linguaggio comune, deriva dalla traduzione italiana letterale della definizione «generic medicinal product»: riportata nella Direttiva 2001/83 e ormai del tutto superata dalla Legge 149 del 26 luglio 2005, che la sostituisce con quella appunto di medicinale equivalente.
Fonte: Ok Salute e Benessere, febbraio 2016
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