Il concetto di “orologio biologico” è un po’ da ripensare: siamo animali culturali e, per questa ragione, organizziamo anche le nostre necessità biologiche secondo uno schema sociale condiviso. Il ruolo della donna è cambiato molto durante il secolo scorso. Si pensi alla carriera lavorativa che richiede sforzi notevoli durante la giovinezza: in questa porzione di vita una gravidanza costituirebbe innegabilmente una rinuncia (anche lecita) all’indipendenza e alla sicurezza economica. C’è anche da dire che se da un lato diventiamo madri più tardi, dall’altro la medicina ci permette di avere gravidanze più sicure anche in età più avanzate».
Fonte: un articolo della dottoressa Elena Urso psicopedagogista Studio Rossini-Urso, www.consulenzafamiliare.com – tratto da Confidenze, 25/07/19