L’expo sarà un’altra occasione mancata? Secondo Greenpeace, non ci sono dubbi: la famosa “Carta di Milano” sarà l’ennesimo e inutile pezzo di carta.
“L’agricoltura industriale fa male al pianeta, invertiamo la rotta”.
Con uno striscione di 200 metri quadrati e un dirigibile che ha sorvolato per giorni il cielo durante l’EXPO (dove è stata presentata la “Carta di Milano”) Greenpeace ha chiesto un cambiamento radicale dell’attuale sistema agricolo e di produzione del cibo.
“La Carta di Milano” per Federica Ferrario, di Greenpeace Italia – «non sarà altro che l’ennesimo e inutil “pezzo di carta”, se in Europa o ne mondo si continuerà a finanziare il sistema agricolo industriale, a scapito di pratiche veramente sostenibili.
Ogni ora 269 tonnellate di pesticidi vengono disseminate sul Pianeta, e questo è soltanto uno dei sintomi di un sistema fallimentare, fortemente dipendente da fitofarmaci e fertilizzanti, caratterizzato da monocolture intensive, OGM e controllato da un ristretto gruppo di multinazionali. Non possiamo più aspettare: serve un impegno reale e concreto per promuovere un’agricoltura davvero sostenibile».
Fonte: Bio, luglio/agosto 2015
La redazione di Bellezza & Benessere consiglia: Campi di battaglia. Biodiversità e agricoltura industriale