Arance, clementine, mandarini, pompelmi e limoni: anche se si possono acquistare e consumare ormai in ogni mese dell’anno (sebbene non tutti), sono i frutti dell’inverno, ricchi di sostanze utili per combattere i mali di stagione, a cominciare dal raffreddore.
Ma le proprietà degli agrumi contemplano altre caratteristiche benefiche per il nostro organismo. E allora, come e quando dobbiamo consumarli per sfruttarne al massimo le proprietà? Ci risponde la dottoressa Claudia Delpiano, dietista del Centro per i disturbi alimentari del Policlinico San Pietro, di Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo.
«Fin dall’antichità sono state attribuite agli agrumi innumerevoli proprietà benefiche, – spiega l’esperta, – alcune delle quali oggi anche validate a livello scientifico. La più nota riguarda il rafforzamento del sistema immunitario, grazie alla presenza dì vitamina “C“, che svolge un ruolo antibatterico e antivirale, quindi contro batteri e virus che sono la causa di molte patologie, in particolare alle vie respiratorie, che insorgono durante l’inverno.
Gli agrumi servono anche per combattere i radicali liberi, responsabili dell’ossidazione delle cellule e quindi dell’invecchiamento, e aiutano a proteggere il sistema cardiovascolare e, grazie al contenuto di vitamina “A”, rafforzano anche la vista.
I mandarini (53 chilocalorie per 100 g) sono più ricchi di zucchero rispetto a clementine (47 calorie), pompelmi (42), arance (34) e limoni (29). La presenza di bromo nel mandarino dona a questo agrume dal profumo intenso proprietà rilassanti che contrastano l’insonnia e distensive.
L’arancia amara (citrus aurantium), grazie alla sinefrina contenuta nella buccia, è invece un valido coadiuvante nelle diete ipocaloriche. Non è un caso che la sinefrina sia presente in molti integratori consigliati a chi vuol perdere peso e svolge anche un ruolo tonico ed energizzante.
Meglio consumarli a colazione, anche sotto forma di spremute (sempre preferibili ai succhi già pronti ricchi dì zucchero) o di marmellata da spalmare su una fetta di pane, e come snack di metà mattina o come merenda, piuttosto che a fine pasto, perché gli agrumi, come tutta la frutta, se assunti al termine del pranzo o della cena non fanno ingrassare ma, in particolare nelle persone più intolleranti, possono provocare, fermentando, la formazione di gas, e quindi un senso di gonfiore alla pancia.
Alcuni agrumi, in particolare il pompelmo, non sono indicati in gravidanza e durante l’allattamento. Inoltre, potrebbero interagire e ridurre l’effetto di alcune classi di farmaci prescritti per patologie cardiovascolari, antitumorali, antipertensive.
Per questo, se si è incinte, o se sono in corso terapie, è sempre meglio consultare il proprio medico.
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