Tingersi i capelli in casa? Eccoti ben 10 consigli utili! Se anche tu tingi i capelli in casa, fai parte di quegli 8 milioni di donne italiane che scelgono il fai da te per coprire i fili bianchi, dare nuova luce al colore naturale o cambiare completamente il look.
Sono molti anni ormai che questi prodotti sono sul mercato, hanno un grande successo perché sono economici e più semplici da usare rispetto al passato. Tuttavia può restarti qualche dubbio: come mai bisogna fare la colorazione sui capelli non lavati di fresco?
Come si riconosce un’eventuale allergia? E perché non si può passare da bionde a more con i prodotti fai da te?
Ecco le risposte degli esperti a questi e ad altri quesiti.
1) Perché è meglio non fare la tinta sui capelli appena lavati?
«Per dare modo al sebo, che avvolge la cute e i capelli, di proteggerli dall’aggressione delle tinte. Anche se le formulazioni sono oggetto di continue ricerche per la messa a punto di ricette sempre meno aggressive e più rispettose della struttura del fusto, è comunque consigliabile rispettare questa semplice regola», avverte Christophe Robin, esperto colorista.
2) Nelle confezioni trovo il balsamo “trattamento finale”: come mai?
«Perché dopo aver sciacquato accuratamente il prodotto colorante è bene applicare un trattamento arricchito di principi nutritivi che dona brillantezza e morbidezza al capello», dice l’esperto.
3) Le versioni senza ammoniaca durano meno delle altre?
«No. Grazie alle nuove tecnologie oggi il colore è coprente e duraturo proprio come quello delle tinte con ammoniaca», afferma Vittorio Masciarelli, hair color consultant di Garnier.
- «Il motivo della coesistenza delle due versioni è che molte clienti che usano da anni le colorazioni con ammoniaca (senza avere avuto problemi), continuano a preferirle e quindi ad acquistarle. Si trovano bene e non hanno motivo di cambiare».
4) Su quale capello le mèches bionde danno il risultato migliore?
«Su quelli con basi bionde e castane. Sono la scelta giusta per donare volume e dimensione al taglio, facendolo sembrare più pieno e morbido. Dando luce al viso, sono l’ideale anche per valorizzare i lineamenti e sembrare più giovani. Per un risultato naturale e glamour, il segreto è creare colpi di sole ultra-sottili», rivela il colorista Christophe Robin.
5) Perché i cambiamenti forti non sono possibili con i prodotti domiciliari?
«La colorazione fai da te è studiata per agire con una variazione di due toni rispetto al colore originario, quindi non si possono realizzare passaggi “estremi”, che vanno eseguiti dal parrucchiere», spiega Christophe Robin.
- «I professionisti prendono in considerazione lo stato dei capelli e programmano i passaggi successivi, come avviene per esempio per una virata dal biondo al nero. Invece per “accendere” di rosso una mora o una bionda si può lavorare con sfumature e colpi di sole fai da te, ottenendo risultati gradevoli e naturali».
6) Se la nuance fatta dal parrucchiere non mi piace, posso correggerla a casa?
«Sì. Se i capelli sono troppo scuri, puoi applicare subito uno shampoo sui capelli asciutti, avvolgerli in una pellicola o cuffia, riscaldarli con il phon per 10 minuti, aspettare un quarto d’ora prima di risciacquarli e completare con una maschera», consiglia ancora Robin.
- «Se sono troppo chiari, invece, basta usare una colorazione senza ammoniaca nella tonalità desiderata così da donare dei riflessi naturali e brillanti. Per vivacizzare il colore uniforme, infine, sono perfetti i prodotti per fare i colpi di sole, così da schiarire i capelli ciocca a ciocca, applicandoli dalle radici fino alle punte per ottenere riflessi naturali».
7) La colorazione fatta a casa copre tutti i capelli bianchi?
«Copre una percentuale di capelli bianchi del 100, 70 o del 50: questa preziosa informazione si trova sempre indicata sulle scatola ed è utile cercarla per scoprire qual è la tinta adatta al proprio caso», raccomanda l’esperto colorista Vittorio Masciarelli.
8) Quali sono i sintomi di un’allergia e come rimediare?
Spiega la dottoressa Maria Rosa Gaviglio, specialista in dermatologia a Milano e Pavia: «Può essere una forma irritativa, conseguenza di un periodo di stress psico-fisico: il cuoio capelluto si sensibilizza, si irrita, può comparire una forma di dermatite seborroica accompagnata da prurito e conseguente infiammazione, condizioni che rendono la cute particolarmente reattiva a contatto con la tintura.
Niente paura: nel giro di pochi minuti in genere tutto torna alla normalità.
In presenza di una dermatite allergica da contatto, invece, la reazione si verifica poco dopo l’applicazione e di solito è violenta: prurito e bruciore sono intensi e possono insorgere gonfiore, edema, visibile specie sulla fronte e dietro l’orecchio. Può perdurare ore o giorni e si interviene con una terapia mirata. II consiglio è di effettuare test allergologici per escludere l’allergene incriminato e poter scegliere una tintura ben tollerata».
9) Esiste una formula più adatta di altre per chi aspetta un bambino?
«Qualunque prodotto può andare bene perché oggi le formulazioni commercializzate in Europa sono controllatissime e non contengono sostanze teratogene, ovvero dannose per il feto», dice la dottoressa Gaviglio.
- «Tuttavia è fortemente raccomandato effettuare il test sulla cute dell’avambraccio per escludere una potenziale reazione allergica, difficilmente gestibile in gravidanza».
10) Capelli grassi e forfora: il fai da te può peggiorare la situazione?
«In generale, dopo aver fatto la tinta, l’untuosità diminuisce un po’ ma con il passare dei giorni torna normale. La forfora, invece, spesso dovuta alla cute secca e ipersensibile, può peggiorare subito dopo l’applicazione perché la pelle, per difendersi dal contatto con la tintura, aumenta l’esfoliazione», avverte la dermatologa.
Fonte: “Tingersi i capelli in casa” è estratto da un bel servizio di Monica Marelli su Starbene, 7/11/16
Fonte immagine: Donna che gioca con i suoi capelli Immagine gratis – Public Domain Pictures