A usare la pelle come “cassa di risonanza” non sono soltanto stress e turbe emotive: anche errate abitudini alimentari e disturbi metabolici possono rivelarsi attraverso la cute.
È il caso dell’intolleranza al glutine o al lattosio, o di diete sbilanciate, oppure di allergie a determinate sostanze. Tutto questo può portare a un aumento della fragilità della pelle, a una situazione di sofferenza cellulare che non permette all’epidermide di rigenerarsi correttamente, o a una modificazione cutanea strutturale specifica.
«Il nesso tra malattie cutanee e alterazioni dietetiche è dimostrato dall’esperienza clinica», spiega il professor Paolo Pigatto, responsabile del servizio di dermatologia allergologica dell’Ospedale Maggiore di Milano.
- «Dermatiti, allergie alimentari, psoriasi e carenze di fattori nutrizionali causano alterazioni comuni a livello cutaneo e a livello della formazione di unghie e di capelli. Sono queste le strutture che vengono colpite per prime: chi presenta una caduta improvvisa, ma cospicua, di capelli e/o una fragilità delle unghie, spesso si alimenta male. Se mancano sostanze nutritive, la cute assume evidenti distorsioni anatomiche, e perde la sua normale architettura».
Fonte: Benefit, dicembre 2003