BALNEOTERAPIA
È la terapia termale più diffusa: si pratica immergendosi parzialmente o completamente in vasche, individuali o collettive, con acqua a 34-38 gradi. Il bagno (dalla durata di 10-20 minuti) si può fare una volta al giorno, a digiuno, e al suo termine è previsto un periodo di «reazione» di 15-30 minuti in appositi locali, durante il quale si sperimenta un’intensa sudorazione, che permette l’eliminazione di tossine. Tra le varie tecniche balneoterapiche: l’idromassaggio, l’idropressoterapia (getti d’acqua calda/fredda concentrati manualmente su tutto il corpo) e il percorso cardiovascolare (alternanza caldo/freddo).
FANGOTERAPIA
È l’applicazione di un fango termale (una melma composta da fango vergine, come l’argilla, e acqua termale, che viene fatto «maturare» per qualche mese) su diverse aree della superficie corporea a una temperatura di 47-50 gradi e con uno spessore di circa
3-10 centimetri, per non oltre 15-30 minuti, preferibilmente al mattino a digiuno.
IDROPINOTERAPIA
Consiste nel bere acqua termale a una determinata temperatura, a orari regolari nell’arco della giornata (di solito, nelle prime ora del mattino, a digiuno e lontano dai pasti). È possibile effettuare questo tipo di terapia anche a casa, ma gli esperti consigliano di recarsi presso le stazioni termali, dove il trattamento è effettuato sotto stretto controllo medico e viene anche associato ad altre tecniche per potenziare l’efficacia.
IRRIGAZIONI
Consistono nel lavaggio di mucose o di organi utilizzando gas termali e acque minerali, con temperatura, densità e pressione diverse, a seconda della patologia da trattare, con azione decongestionante, antinfiammatoria, detergente e antisettica. Possono essere di diversi tipi: nasali, del cavo orale, vaginali, intestinali.
TERAPIE INALATORIE
Comprendono tutte le tecniche di nebulizzazione di acqua termale e vengono suddivise in: inalazioni (aerosol caldo-umido che fluidifica le secrezioni e deterge la superficie delle mucose delle alte vie aeree e dei grossi bronchi); nebulizzazioni (trattamento inalatorio collettivo che si svolge in un’area dedicata dove si forma una fine nebbia); humage (acqua termale finemente frammentata e inalata in forma gassosa); insufflazioni (endotimpaniche o tubo-timpaniche, che consistono nell’immissione di un gas all’interno dell’orecchio).
ANTROTERAPIA
È la permanenza in grotte naturali o artificiali, collegate a sorgenti d’acqua termale, con diverso grado di umidità e di temperatura (dai 50 ai 70 gradi).
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Fonte: estratto da un bel servizio di Federica Schiavon, su Ok Salute e Benessere, ottobre 2018
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