La temperatura corporea non è identica a tutti, ma varia da persona a persona, anche se di solito può essere considerata normale quando è compresa tra i 36,4° e i 37,2°C.
Ciascuno dovrebbe basarsi sulla propria temperatura corporea misurata di mattina, quando è più bassa (di sera si può alzare anche di mezzo grado).
In particolare le donne, per via del ciclo mestruale, subiscono variazioni della temperatura dalla fase pre-ovulatoria a quella post-ovulatoria, quando può aumentare di mezzo grado.
Nelle prime due settimane (soprattutto alla mattina) è più bassa e si alza, dal momento dell’ovulazione, nella seconda metà del mese.
Si parla di febbre, invece, quando il corpo fa salire la propria temperatura interna come meccanismo di difesa.
- Infatti, quando l’ipotalamo, il sensore che regola la temperatura corporea, avverte un pericolo, fa salire la febbre, cioè aumenta l’attività metabolica, i muscoli si contraggono, provocando i brividi e l’accelerazione dei battiti cardiaci, che hanno come conseguenza una maggiore produzione di calore.
Allo stesso tempo, si ha una vasocostrizione periferica che provoca pallore e una diminuzione della dispersione del calore, associata anche alla riduzione della sudorazione.
Articolo di Elena Cassin, con la consulenza del professor Lorenzo Dagna (internista e immunologo all’ospedale San Raffaele di Milano). Tratto Viversani & Belli, 16 novembre 2012