Sembrerebbe un gene il responsabile dell’invulnerabilità di alcuni batteri alla colistina, un antibiotico utilizzato in ospedale per la cura dei pazienti con infezioni gravi e resistenti alla maggior parte dei farmaci.
- Si chiama mcr-4 ed è stato isolato per la prima volta da un gruppo multidisciplinare di medici, biologi e veterinari di diverse strutture sanitarie pubbliche, guidate da Edoardo Carretto, direttore del Laboratorio di microbiologia dell’Arcispedale Irccs Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.
La colistina, è uno degli ultimi antibiotici con una potenziale attività contro microrganismi Gram negativi multiresistenti. Fino a pochi anni fa la resistenza a questo farmaco era estremamente rara, mentre a tutt’oggi, i ricercatori italiani hanno trovato mcr-4 in due ceppi di Salmonella isolati da campioni fecali di due pazienti con gastroenterite, raccolti nel 2016 e analizzati per la presenza di geni di resistenza alla colistina nell’ambito di un’indagine epidemiologica.
Ma l’esperto rassicura:
- “Non c’è al momento nessun tipo di allarme clinico, ma questo riscontro, frutto della capacità di fare rete tra professionisti di più istituti, indica la necessità di aumentare il livello di guardia per evitare che la resistenza antibiotica possa diffondersi in ambiti dove la circolazione di germi multiresistenti è già elevata, come negli ospedali. Un uso consapevole e ragionato degli antibiotici è certamente il primo comportamento auspicabile sia in ambito umano che veterinario“.
Fonte: Tutto Salute, marzo 2018