Questi particolari grassi polinsaturi rendono le membrane cellulari più elastiche, per cui facilitano la comunicazione tra i neuroni e migliorano la velocità di apprendimento, spiega Ascanio Polimeni, psiconeuroendocrinologo.
Gli omega 3, inoltre, favoriscono la formazione di eicosanoidi, sostanze simili agli ormoni, che hanno un’azione antinfiammatoria; oggi sappiamo con certezza che l’infiammazione, anche se non da disturbi precisi, danneggia i neuroni e riduce la nostra memoria.
Infine, ma non meno importante, gli omega 3 garantiscono la corretta ossigenazione delle cellule nervose perchè mantengono le arterie pulite dal colesterolo.
Secondo l’Istituto delle Vitamine, tutti i giorni dovremmo assumere 650 mg di omega 3, che puoi trovare in appena 20 g di sardine.
Non ami il pesce? Sei vegetariana?
Puoi ricorrere a latte e yogurt fortificati, suggerisce la dietologa Diana Scatozza, o, consumare cibi come: l’olio e i semi di lino, noci (che contengono l’acido alfalinoleico, precursore degli omega 3).
L’olio di lino è la migliore fonte vegetale di omega 3, si acquista nei negozi di alimenti naturali e va usato esclusivamente a crudo e conservato in frigo.
I semi di lino si aggiungono alle insalate o alle minestre, ma prima vanno frullati o macinati, altrimenti non vengono digeriti; non superare i 4 g al giorno: i semi crudi, infatti, contengono sostanze che possono ostacolare l’utilizzo dello iodio.
Le noci hanno il rapporto più bilanciato tra omega 3 e omega 6 (un eccesso di questi ultimi grassi può incidere negativamente sul livello di omega 3); ricorda però che sono molto energetiche.
Articolo tratto da: StarBene
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