Stimolando la regione del cervello che ‘alimenta’ il piacere di mangiare (il nucleo accumbens, circuito chiave per provare piacere), si può curare la sindrome da ‘abbuffata compulsiva’, anche detta ‘binge eating’.
- Lo dimostra uno studio sui topi condotto da Tracy Bale della University of Pennsylvania e pubblicato su The Journal of Neuroscience.
Il nucleo accumbens è un’area chiave per scatenare le sensazioni di piacere che poi ci motivano a reiterare un certo comportamento.
- Un esempio tipico è il cibo: poiché proviamo piacere nel mangiare cibi altamente calorici e ricchi di grassi, questo piacere ci induce a mangiarne sempre di più e, in casi estremi, in modo incontrollato.
Gli esperti hanno lavorato su topolini che si abbuffavano mangiando in pochissimo tempo il 25% del loro introito calorico giornaliero complessivo, facendo una scorpacciata di cibi grassi.
- Gli esperti hanno usato la stimolazione profonda (tecnica già in uso clinico contro il Parkinson e sperimentale per malattie quali la depressione) sul nucleo accumbens dei roditori che hanno smesso di abbuffarsi e sono dimagriti nel giro di poco tempo.
Fonte: Cucina Dietetica, giugno/luglio, 2017