Ottime notizie per le future mamme.
I risultati di un nuovo studio condotto su alcune donne in gravidanza con un’alterata tolleranza al glucosio (GDM) durante la gravidanza o diabete mellito gestazionale (GIGT) – comunemente conosciuto come diabete gestazionale – rivelano che mangiare pistacchi può aiutare a gestire i livelli di zucchero nel sangue.
Lo studio “Effetti dell’assunzione di pistacchio sulla risposta glicemica postprandiale nelle donne in gravidanza” è il primo a valutare la risposta del glucosio dopo il consumo di pistacchi in donne in dolce attesa con GDM o GIGT.
UNO SNACK IDEALE Lo studio ha scelto di inserire in una dieta salutare i pistacchi americani mettendoli a confronto con il pane integrale. Due gruppi di donne in stato di gravidanza con GDM o GIGT hanno consumato 42 grammi di pistacchi o 100 grammi di pane integrale a stomaco vuoto in due occasioni, a distanza di 7 giorni.
- I risultati mostrano un aumento decisamente inferiore della glicemia a ciascun prelievo di sangue effettuato dopo il consumo di pistacchio rispetto a quello registrato dopo il consumo di pane integrale. Proprio per questo possiamo consigliare anche durante i nove mesi di attesa i pistacchi americani come snack.
CIBI SÌ E CIBI NO In stato di gravidanza è bene seguire un’alimentazione varia, equilibrata e moderata nelle porzioni.
- «Oltre a non eccedere con le quantità, la futura mamma dovrebbe cercare di prestare attenzione anche a quello che mangia, per assicurare al feto tutto ciò di cui ha bisogno per svilupparsi e crescere durante i nove mesi. Una dieta varia e bilanciata, che comprenda carboidrati complessi almeno al 50 per cento integrali (in pane, pasta e riso), proteine (in carne, pesce, formaggi, uova e legumi), fibre, vitamine e sali minerali (in frutta e verdura), sarà sufficiente per fornire al nascituro tutte le sostanze nutritive essenziali per un sano sviluppo.
È importante bere acqua – almeno due litri al giorno – perché i liquidi sono molto importanti durante la gravidanza, in quanto aiutano a mantenere la funzionalità dell’intestino. Chi ha la tendenza a bere poco, può comunque prepararsi una bevanda calda, vanno benissimo le tisane o gli infusi o una spremuta di arancia».
Sono, invece, da evitare le bevande gassate, in quanto gonfiano lo stomaco e inoltre, spesso contengono dolcificanti artificiali, sconsigliati in stato interessante.
Sarebbe meglio limitare il consumo di sale in gravidanza, in quanto il sodio favorisce la ritenzione idrica e, di conseguenza, i gonfiori. È bene, quindi, anche non esagerare con i cibi che lo contengono in modo nascosto.
Anche il consumo di alcolici in gravidanza va limitato, soprattutto nel primo trimestre, in quanto potrebbe provocare danni al feto in formazione. Dopo questa fase iniziale è il ginecologo che può concedere un bicchiere di vino (o di birra) al giorno se non è controindicato. Non bisogna però superare queste dosi, anche per non aumentare l’apporto calorico quotidiano. Invece i superalcolici vanno assolutamente evitati per tutta la gravidanza.
Fonte: estratto dal bel servizio di Alice Neri su Vero Salute, febbraio 2018 – con la consulenza di Evelina Flachi, nutrizionista e specialista in Scienza dell’alimentazione
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