Insieme al ketchup e alla maionese, la senape è la terza salsa più consumata al mondo. Ma prima di diventare una salsa, la senape è stata il seme di una pianta originaria dell’India, che oggi cresce a livello selvatico anche in Italia e che produce dei meravigliosi fiori gialli.
I BENEFICI
Tra le salse meno caloriche in commercio, la senape è prodotta da piccoli semi che hanno infinite proprietà benefiche, sotto qualsiasi forma siano assunti: sono un’ottima fonte di minerali, fra cui spiccano il calcio, il magnesio, il fosforo e il potassio, e di vitamine, per lo più del gruppo B,I I’A e la C.
Abbonda anche di antiossidanti, fra cui il betacarotene, e di aminoacidi.
Tutti questi preziosi nutrimenti le donano numerose virtù benefiche: tiene sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue, protegge il cuore da aritmie e allevia i dolori reumatici.
Non solo i semi favoriscono il benessere: è stato, infatti, dimostrato come le sue foglie siano in grado di abbassare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue.
Tuttavia, è sempre bene non abusarne perché, come il peperoncino, la senape è un vaso dilatatore che può aumentare il flusso sanguigno, irritare e infiammare l’apparato digerente.
IN CUCINA
In natura, esistono 4 varietà principali: la gialla senape o blanca (quella più diffusa dal sapore tenue), la nera (particolarmente piccante), la bruna (dai semi verdi, è molto aromatica), e la selvatica (di cui si usano per lo più le foglie).
Per la salsa di senape si impiegano i semi di senape nera e di quella gialla.
Ma, oltre a mangiare i semi macinati sotto forma di salsa di senape, quest’erba aromatica si può consumare in molti altri modi: i semi crudi (da lasciare in ammollo per 1 ora almeno) si possono usare, proprio come facciamo con i grani di pepe, macinati all’ultimo per dare una nota pungente a qualsiasi pietanza, oppure si possono lasciare interi; i semi interi si possono poi anche aggiungere nell’acqua di cottura o in un brodo, per aromatizzare una pasta o un risotto.
Le foglie della senape, poi, si possono usare con un’erbetta qualunque: si mangiano da sole dopo una leggera bollitura, oppure si uniscono ad altri alimenti per un’originale minestra, o per farcire un raviolo o un panino.
LA COLTIVAZIONE
Si può coltivare in primavera inoltrata in un capiente vaso (20cmx30cm), usando un terreno ben drenato e ricco di concime organico.
Si consiglia di piantare il seme di senape bianca, la più precoce e diffusa; dopo averlo fatto germogliare in un barattolo, trasferite la piantina in un vasetto, quindi raggiunti i 10 cm è pronta per la sistemazione definitiva.
In estate sbocciano i fiori, che in autunno diventano baccelli prima verdi e poi marroni: a questo punto, si seccheranno, aprendosi e rilasciando i semi di senape, che potete raccogliere e conservare.
Fonte: “Senape: ricca di preziose virtù benefiche!” estratto da un bel servizio su We Veg, maggio del 2018
Fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/senape-piante-campi-di-senape-fiore-4914682/
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