Semi di chia: glicemia sotto controllo!
Si tratta di chicchi piccolissimi e neri che racchiudono preziosi micronutrienti: acidi grassi polinsaturi in quantità (per darne un’idea, dieci volte più del pesce azzurro), calcio (cinque volte più del latte), enzimi, vitamine, proteine.
Hanno un contenuto di sostanze preziose talmente superiore alla media dei cibi da rientrare nei cosiddetti superfood.
Alcuni ricercatori di Toronto hanno confrontato l’effetto del consumo dei semi di chia con quello dei semi di lino sulla sazietà e sulla glicemia post-prandiale (il valore che indica quanto glucosio è presente nel sangue dopo due ore dal termine di un pasto).
Ebbene, i risultati dello studio pubblicato sulla rivista European Journal Clinical of Nutrition hanno dimostrato che entrambi riducono in modo significativo i livelli di glucosio e aumentano la sazietà, ma quelli di chia lo fanno in modo ancora più efficace.
Tra le qualità spicca anche l’abbondanza di fibre vegetali che hanno un molo importante a livello intestinale. «I semi immersi nei liquidi li assorbono, formando un composto gelatinoso che, oltre a ridurre l’assorbimento di zuccheri e grassi, nutre la flora batterica, riequilibrando la funzionalità dell’intestino e lenendo le infiammazioni delle mucose», aggiunge Gloria Capitanio.
In cucina
Gli impieghi sono svariati: i semi di chia hanno un sapore che ricorda vagamente quello delle nocciole che ben si sposa con yogurt, kefir, latte o altre bevande vegetali e, per la caratteristica di composto gelatinoso, possono essere usati come addensanti per budini, minestroni, zuppe, vellutate. Sono usati anche nelle preparazioni vegane come sostituti delle uova per fare torte e prodotti da forno.
Fonte: “Semi di chia: glicemia sotto controllo!” è un estratto da un bel servizio di Federica Sciacca su Ok Salute e Benessere, febbraio 2020, con la consulenza della biologa nutrizionista Gloria Capitanio, dell’Ircss Policlinico S. Donato (Milano)
Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/30478819@N08/50757258471