Second life…

Risultati immagini per bottiglia alghe

Dalle bottiglie al cellophane, prodotti eco-friendly creati a partire da scarti agroalimentari. Il business verde del futuro punta tutto sul recupero.

Lenticchie che diventano fogli di carta, alghe trasformate in bottiglie, arance usate per produrre tessuti, cioccolato da cui si ricava biocarburante. Benvenuti nel mondo dei rifiuti organici 3.0, dove la parola d’ordine è rigenerazione.

  • Se il riciclo di plastica, vetro e alluminio è cosa ormai assodata, non poche sorprese riserva la nuova frontiera della sostenibilità, quella che utilizza i residui delle lavorazioni industriali e alimentari per farne prodotti eco-friendly. Gli esperti la chiamano economia circolare.

In parole povere, significa dare nuova vita a materiali e sostanze che altrimenti dovrebbero essere smaltiti e che invece possono essere impiegati più volte, in un vero e proprio sistema virtuoso.

Gli esempi di invenzioni eco-compatibili sono tanti, in Italia e all’estero, e riguardano i settori più disparati. Per esempio, la cartiera Favini di Rossano Veneto (VI) è specializzata in fogli e packaging a base di materie prime naturali, fra cui alghe, crusca, fagioli, lenticchie e addirittura champagne.

  • A base di alghe sono anche le bottiglie biodegradabili realizzate dal designer islandese Ari Jónsson, mentre il birrificio artigianale Delray Beach, in Florida, ha creato delle lattine con orzo e grano, compostabili e persino edibili. Arriva invece dalla Spagna il green cellophane, pellicola per alimenti fatta con chitosano, un polimero di zucchero derivato dal guscio dei gamberetti.

In tema di energia pulita, il futuro potrebbe essere letteralmente più dolce grazie all’azienda inglese Ecotec, che ha sperimentato con successo un biocarburante a base di scarti della lavorazione del cioccolato.

Tornando in Italia, EticHub, spin-off dell’Università di Pavia, formula cosmetici da molecole presenti nelle bucce d’uva, di mele e di pomodori, nella sansa e nelle acque provenienti dal trattamento delle olive. Made in Sicilia l’idea di sviluppare una stoffa innovativa, destinata al mondo della moda, a partire dagli avanzi di produzione delle spremute di arancia: è nato così il primo filato di acetato da agrumi e seta, brevettato dalla startup catanese Orange Fiber.

  • Via libera alle piccole e grandi idee che stanno trasformando i rifiuti in risorse e che aprono la strada alla bio-economia. Per una società sempre più sostenibile e verde.

 

Fonte: un articolo di Laura D’Alessandro, tratto da La Freccia Bio, speciale dedicato al Sana 2016

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Contact Us