Spesso si sente parlare di infiammazione, ma cosa significa esattamente?
Questo tipo di reazione è ben visibile e limitata nel tempo: per esempio un arrossamento intorno a una scottatura, una botta dovuta a una caduta.
I problemi subentrano quando l’allerta persiste, perché l’organismo non riesce a risolvere il problema o perché questo ricompare: la biologa nutrizionista Francesca Scarlatti cita l’esempio di una cistite o di una congiuntivite che si presentano di continuo o si cronicizzano, rivelando un malfunzionamento di tutto l’organismo.
L’infiammazione cronica non ha manifestazioni eclatanti, resta silente. Il livello infiammatorio è basso ma costante e, con il tempo, dà fondo alle riserve del sistema immunitario, costretto a intervenire per arginare il problema.
Non solo: a lungo andare le proprie cellule possono essere interpretate come corpi estranei, aumentando il rischio di malattie autoimmuni. E in agguato ci possono essere anche patologie cardiovascolari o neurologiche, depressione, asma, tumori, fragilità ossea, formazione precoce di rughe…
Quali le cause di questo squilibrio?
Alla base ci possono essere i motivi più diversi, come abuso di farmaci, inquinamento, intossicazione da metalli pesanti, carenza di esercizio fisico, sovrappeso e stress cronico.
Fonte: sintesi di un bell’articolo di Giuliana Lomazzi tratto da Più Sani Più Belli, aprile 2017 – con la consulenza della dottoressa Francesca Scarlatti, biologa nutrizionista di Torino
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