Questa pianta, pur essendo originaria delle steppe asiatiche, si è ambientata facilmente nel territorio europeo.
Il suo nome deriva dal termine greco “althein” che significa guarire; nel periodo medioevale era la specie vegetale più coltivata nei giardini dei monasteri, poi, si è diffusa nelle nostre campagne.
Le mucillagini, contenute nelle radici e nelle foglie di altea, hanno una proprietà eccezionale, che è quella di rigonfiarsi richiamando acqua e dando origine a masse viscose molto simili alle nostre mucose.
Ecco perché vengono usate nelle infiammazioni acute delle vie respiratorie e dell’apparato digerente (bocca, stomaco e intestino).
- Hanno il potere di lubrificare le mucose e di attenuare la sensibilità delle terminazioni nervose, facendo diminuire il senso di congestione locale e di bruciore. Questa pianta ha, quindi, un’azione refrigerante degli epiteli sia interni che esterni.
- Si può utilizzare per alleviare tutte le infezioni respiratorie, come la tosse, i disturbi ai polmoni e alla gola, le infiammazioni dell’apparato digerente e intestinale.
- Inoltre, porta sollievo a tutte le irritazioni della vescica e dei reni.
Le radici essiccate possono essere ridotte in polvere, in questo caso potete assumere 1 cucchiaino di polvere in un po’ d’acqua prima dei pasti principali; diversamente l’altea può essere assunta in tintura madre, oppure, sotto forma di tisana.
Sintesi dell’articolo pubblicato da: WeVeg, settembre 2016