Una buona notizia per chi combatte con la bilancia o con quella pancetta che proprio non vuole andare giù: si può essere in sovrappeso ma felici perché non sempre grasso è sinonimo di cattiva salute.
Lo dimostra uno studio dell’Università della California a Los Angeles pubblicato sull’International Journal of Obesity. Molte persone vedono il sovrappeso come una specie di condanna perché inevitabilmente avrà conseguenze sullo stato di salute ma, a sorpresa, i dati mostrano che non è sempre così.
Negli ultimi anni, l’indice di massa corporea, (chiamato Bmi, dall’inglese body mass index e calcolato dividendo il peso per il quadrato dell’altezza), è spesso utilizzato per stabilire se una persona è considerata sana oppure no.
- Per verificare se davvero c’è un rapporto tra questo parametro e lo stato di salute, i ricercatori hanno analizzato il legame tra indice di massa corporea e diversi indicatori, come pressione arteriosa, glicemia, livelli di colesterolo, utilizzando i dati disponibili sulla popolazione americana.
È risultato che quasi la metà (il 47,4%) degli americani che sono considerati sovrappeso in virtù dell’indice di Bmi gode di buona salute e, al contrario, il 30% di chi ha un indice di massa corporea normale non è sano.
Fonte: Ok Salute e Benessere, aprile 2016