Entro fine inverno, si prevede che migliaia di italiani finiranno a letto con febbre e sintomi influenzali. In che modo si può ridurre il pericolo? Ricorrendo ad alcuni rimedi che stimolano il sistema immunitario, rendendo più efficace la risposta contro gli attacchi esterni.
Prima si inizia a consolidare le difese immunitarie e minori saranno le probabilità di ammalarsi quando la diffusione dei virus raggiungerà il suo picco. Fra l’altro, i germi responsabili delle sindromi parainfluenzali hanno già cominciato a circolare, per cui è meglio non aspettare oltre.
L’aiuto dell’omeopatia
- Il rimedio principe della prevenzione è Oscillococcinum, che agisce contro le sindromi simil-influenzali, l’influenza e le malattie virali in genere (in particolare, otiti e rinofaringiti). Se ne consiglia un tubo dose alla settimana fino ad aprile.
- È ottima anche Echinacea 5 CH, che aumenta le difese. Prenderne cinque granuli tutti i giorni durante il periodo freddo.
L’aiuto della fitoterapia
- Se l’obiettivo è innalzare le difese, è indicata l’echinacea viste le proprietà antibatteriche, antivirali e immunomodulanti. Inoltre, molti studi hanno dimostrato che è in grado di stimolare i linfociti, le cellule deputate a combattere i “nemici”.
- In alternativa, si può usare il Ribes nigrum: tiene libere e pulite le vie respiratorie e aumenta l’efficienza del sistema immunitario. Inoltre, è dotato di un potente effetto antinfiammatorio. Prendere 50 gocce di macerato glicerico prima dei due pasti principali, in mezzo bicchiere di acqua.
- È utile anche l‘aglio (si può usare pure in cucina): l’allina, subito dopo l’ingestione si trasforma in allicina, un antibiotico naturale. La cura va continuata per almeno due mesi.
Fonte: tratto da un articolo di Silvia Finazzi, su Viversani e Belli, 20/11/15
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