Ridurre la pressione arteriosa?
Il rischio di ipertensione non deve essere sottovalutato: ottenere un buon equilibrio pressorio è infatti indispensabile per tenere sotto controllo il rischio cardiovascolare complessivo.
Mantenere la pressione entro i limiti desiderabili (120 mmHg per la sistolica e 80 mmHg per la diastolica) richiede però un buon controllo sia sulle scelte alimentari, sia sullo stile di vita.
- In questa strategia è opportuno considerare anche l’Indice Glicemico dei cibi che, a sua volta, determina il Carico Glicemico (CG) dei pasti: una revisione recente dei principali studi sull’associazione tra IG, CG e pressione arteriosa ha confermato che ridurre IG e C G influisce positivamente anche sulla pressione di soggetti sani, migliorando in questo modo il profilo di rischio cardiovascolare nel tempo.
Un pasto a basso Carico Glicemico include quantità non eccessive di alimenti con un ridotto Indice Glicemico, quali legumi, verdure, frutta non frullata o spremuta, semi, cereali integrali e limita i cereali raffinati e i loro derivati e gli zuccheri aggiunti (dolci, bevande zuccherate calde e fredde).
Negli studi inclusi in questa revisione, il consumo regolare di una dieta a basso IG/CG ha ridotto la pressione sistolica di 1,13 mmHg, mentre la diastolica si è ridotta 1,18 mm Hg.
Gli Autori sottolineano che si tratta di diminuzioni modeste come entità, ma significative dal punto di vista statistico e clinico, perché sono state ottenute in soggetti complessivamente sani e perché paragonabili ai risultati di una moderata riduzione dell’apporto di sale che, secondo i dati degli studi osservazionali, diminuirebbe il rischio cardiovascolare del 5% circa.
Una ricerca di: Evans CE, Greenwood DC, Threapleton DE, Gale CP, Cleghorn CL, Burley VJ. Am J Clin Nutr. 2017 Apr 12. pii: ajcn143685. doi: 10.3945/ajcn.116.143685
Fonte: Nutrition Foundation of Italy. A questo link trovi l’articolo originale, anche in inglese.
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