Fisiologicamente il capello attraversa 3 fasi: la fase Anagen o attiva in cui i capelli crescono: la Telogen di transizione; e la Catagen di caduta, in cui la struttura del capello non è più vitale. Ma sotto a quel bulbo già esiste un nuovo capello che ricomincerà la sua fase vitale.
Questo ordine si verifica sempre, tranne che nei mesi di gennaio e luglio, nei quali aumenta la percentuale dei capelli in fase Telogen: ecco perché durante questi periodi si nota un’aumentata presenza di capelli sul cuscino e nel lavandino. Nella caduta o nel cambiamento della struttura dei capelli lo stato di salute può influire sensibilmente.
- Anche lo stress rappresenta un fattore di rischio: dopo un grosso trauma, un incidente, una malattia, il 70% dei capelli entra nella fase Telogen e nei due-tre mesi successivi si potrà assistere a una copiosa caduta, chiamata Telogen effluvium.
- In realtà, si noterà un importante diradamento, ma di solito nel giro di sei mesi i capelli riprendono il loro ciclo normale. Purtroppo non sempre è così e spesso questa situazione, seppur passeggera, innesca uno stato di ulteriore stress, che non giova al capello.
Altri fattori di rischio, che mettono a dura prova la bellezza della chioma, sono scarso apporto o assorbimento di nutrienti essenziali per il trofismo del bulbo pilifero (vitamine, deficit di ferro e acido folico, di sali minerali), dovuti per esempio a diete drastiche o sbilanciate, malattie come ipotiroidismo, sindromi da malassorbimento, anemie, celiachia, malattie epatiche, diabete e menopausa.
Rivolgersi a uno specialista è sempre importante, perché potrà inquadrare la situazione, attraverso un attento esame clinico, tricologico ed ematologico e suggerire un adeguato programma comprensivo di quadro nutrizionale, integratori alimentari specifici, come anche semplici regole per la cura e la detersione e altri trattamenti.
Fonte: un articolo della dott.ssa Annalisa Pizzetti, dermatologa – tratto da Più Sani Più Belli, ottobre 2016