È una delle emozioni di cui ci vergogniamo di più. Eppure, è normale e del tutto lecita. È vero, però, che espressa in modo improvviso e violento, la rabbia può generare non pochi problemi.
La fitoterapia può essere una risorsa preziosa.
La malva è ottima in presenza di una rabbia esplosiva, che risulta quasi impossibile da trattenere e che può finire con l’incrinare i rapporti. Anche il papavero ha un’azione simile.
Quando la stizza disturba il sonno, è accompagnata da senso di panico e agitazione, si può ricorrere al luppolo o al tiglio, dalle proprietà calmanti.
La melissa è indicata per la rabbia che causa tensioni che si manifestano a livello del plesso solare, crampi allo stomaco, irritazioni, spasmi, colon irritabile e spastico, ventre gonfio e teso.
In presenza di ipereccitabilità nervosa, attacchi d’ira, tensioni muscolari, cefalee, insonnia, stati di agitazione, iperdinamismo è d’aiuto la lavanda.
Come usare i rimedi
I rimedi fitoterapici si trovano sotto diverse forme ma, in tutti i casi la cura andrebbe continuata per almeno uno-due mesi.
Tintura madre Prendere 20-35 gocce (dipende dalla concentrazione del rimedio, da verificare con il medico, l’erborista o il farmacista), due-tre volte al giorno, dopo i pasti.
Compresse Prenderne 1-2, sempre due tre volte al giorno.
Tisane Mettere un cucchiaino di derivato secco di ciascuna erba in una tazza di acqua bollente per qualche minuto, poi filtrare. Bere 2-3 tazze al giorno.
Fonte: estratto da un bel servizio di Silvia Finazzi su Viversani e Belli, 10/03/17 con la consulenza del dottor Alessandro Targhetta, medico omeopata e fitoterapeuta