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Problemi di emorroidi? Prova con rusco, centella o ippocastano!

Molto comuni dai 40 anni in su, sia negli uomini sia nelle donne, le emorroidi provocano fastidio, prurito, dolore e spesso sanguinamento.

Per alleviare i sintomi, il farmacista Tommaso Pellegrini consiglia pomate o supposte a base di corticosteroidi, che hanno azione antinfiammatoria, e anestetici che diminuiscono la sensazione del dolore da usare, in genere, due volte al giorno sia internamente che esternamente.

Si può ricorrere anche a principi naturali come il rusco e la centella, che aumentano la resistenza delle pareti dei capillari, o l’ippocastano, in grado di diminuire il sanguinamento e il gonfiore del plesso emorroidario.

«Questi principi, che si possono trovare in commercio sia come preparati a uso locale (pomate) o per via orale (capsule, tisane) hanno un’azione curativa perché agiscono sulla causa che determina l’infiammazione venosa», spiega. «Si tratta però di una soluzione temporanea perché, soprattutto se è la prima volta che ci si trova a fare i conti con le emorroidi, è sempre necessario appena possibile consultare il proprio medico per stabilire la cura più adatta».

Anche in un’ottica di prevenzione, Pellegrini raccomanda comunque in attesa del parere medico di evitare il fai da te, chiedendo quindi indicazioni al farmacista sul prodotto più indicato. È poi necessario prestare particolare attenzione all’igiene anale, che accelera la guarigione e allontana il rischio di infezione.

Poche le regole da seguire:

l’uso di biancheria intima in cotone e lavaggi con acqua tiepida e sapone a PH acido, meglio se liquido, evitando l’acqua fredda o troppo calda. Altre precauzioni riguardano lo stile di vita: l’esercizio di attività fisica regolare, niente fumo né alcolici, una dieta ricca di fibre, verdura, frutta e acqua.
Inoltre, in caso di stitichezza, una delle principali cause delle emorroidi, il farmacista suggerisce integratori a base di psillio, un gel derivante dai semi dell’omonima pianta, che aiuta la funzionalità dell’intestino.