La pizza, uno dei prodotti più amati del popolo Italiano e soprattutto riconosciuta a livello mondiale è un alimento completo e veloce da fare. Meglio se la produciamo in casa o l’acquistiamo in pizzeria. Comunque veniamo a noi.
Ottima la scelta di introdurre farina integrale, perché la presenza di fibre permette di far lavorare meglio l’intestino e rallentare l’assimilazione rapida degli acidi grassi. Di contro c’è da dire che le farine attuali integrali che normalmente si comprano nei supermercati sono una miscela di farine bianche con segale. Meglio se l’acquisto viene fatto nei piccoli negozi bio dove la provenienza dei prodotti è più controllata.
Eviterei di introdurre farina tipo 0 e lo zucchero, in quanto questa, ricca di glutine, non è un buon elemento nel favorire la digestione, mentre lo zucchero favorisce i processi di lievitazione permettendo al glutine di esprimere tutta la sua elasticità.
Se dobbiamo spezzare una lancia a favore dell’aspetto salutistico oltre che quello del sapore e artistico nella realizzazione di una pizza è meglio che la pizza sia bassa e croccante piuttosto che alta ed elastica.
- 10 punti a favore dell’introduzione delle cipolle. Un connubio positivo tra pomodori e cipolle: grazie alla presenza di zolfo, la cipolla controlla l’acidità del pomodoro.
La pizza è un alimento che andrebbe consumato almeno 2 volte a settimana senza che questa arrechi danni al nostro equilibrio peso-forma, se realizzata con tutti i sani criteri.
Fonte: estratto da Dimensione Benessere, dicembre 2017 – con la consulenza del nutrizionista Vito Traversa