L’aceto di mele ha un tenore di acido acetico giusto (5 g di acido acetico per litro di prodotto). Ha un sapore e un aroma delicato e possiede azioni medicamentose ereditate dalle mele, che gli conferiscono proprietà nutrizionali e organolettiche di pregio.
- Per riconoscere un aceto di mele di qualità bisogna controllare che nell’etichetta sia indicato l’impiego di mele provenienti da colture biologiche.
“Ottimo è l’utilizzo di aceto di mele non pastorizzato – spiega il professor Pier Luigi Rossi – perché i batteri responsabili dell’acidificazione (acetobatteri) presentano una profonda affinità con la flora batterica del nostro intestino svolgendo, cosi, una precisa azione risanatrice e disintossicante, e ostacolando l’attività dei batteri putrefattivi, responsabili della disfunzione intestinale e delle coliti (disbiosi intestinale).
L’aceto di mele è, inoltre, ricco di potassio e altri sali minerali come il calcio, il ferro, il rame e il magnesio. In più, in questa bevanda si trova una dose interessante di pectina, nutriente assai utile per avere una corretta funzionalità intestinale”.
Fonte: tratto da un bell’articolo di Luana Trumino su Più Sani Più Belli novembre 2016 – con la consulenza del prof. Pier Luigi Rossi, specialista di Scienza dell’Alimentazione e Medicina Preventiva