Forse più noti e usati in cucina, i semi di diverse specie hanno specifiche virtù curative, sono adatti a ogni età.
Sono la parte più vitale della pianta, ricchi di virtù preziose e poco costosi: eppure spesso i semi sono proprio i primi a essere scartati, dal frutto, dall’ortaggio, dalla bacca.
Talvolta, come nel caso del finocchio, sono comunemente (ma impropriamente) chiamati ‘semi’ quelli che in realtà sono i veri frutti della pianta.
In ogni caso, in vendita è possibile trovare molti di questi ‘semi’, veri o presenti, autentici concentrati di sostanze benefiche per l’organismo: da quelli dell’anice, appetitosi, a quelli di zucca.
- Digestione: semi di finocchio, galega, anice e cumino; in realtà sono i frutti dei vegetali, chiamati semi per l’aspetto.
Sono rimedi fortemente aromatici, usanti anche per correggere il sapore di miscele di erbe diverse.
Le proprietà più note sono quelle digestive: le tisane con questi ‘semi’ favoriscono la digestione, limitando al contempo la formazione di gas intestinali e, quindi, la sensazione di gonfiore e l’eventuale meteorismo.
- Un pugno di semi di cumino aggiunto all’acqua di cottura dei legumi, per esempio, ne migliora il sapore e li rende più digeribili.
Un’altra virtù di questi rimedi è quella galattogoga, vale a dire la capacità di stimolare la produzione di latte materno, che li rende utili durante l’allattamento, in quanto una piccola parte dei principi attivi nei semi contenuti, passando attraverso il latte materno, viene assunta dal neonato, prevenendo la comparsa delle coliche gassose.
Le tisane a base di semi di finocchio sono uno dei rimedi più diffusi per questi disturbi.
Si preparano portando a bollore 200 ml di acqua oligominerale, aggiungendo 1 cucchiaino da tè di semi di finocchio e lasciando bollire tutto 30 secondi; dopo aver spento il fuoco, si lascia riposare il preparato 5 minuti prima di filtrare; una volta intiepidita, la tisana si può somministrare in giornata a piccole dosi (50 ml alla volta nel biberon, senza aggiunta di dolcificanti).
Per gli adulti (mamme che allattano o persone con problemi digestivi) conviene, invece, preparare al mattino la quantità di infuso da consumare nel corso della giornata, procedendo in questo modo: portare a bollore 1 litro d’acqua, quindi, spegnere il fuoco e aggiungere 4 cucchiai del seme scelto (oppure di una miscela dosata), coprire con un coperchio e lasciare riposare fino a quando l’infuso diventa tiepido, quindi, filtrare e addolcire, eventualmente, con 3 cucchiaini di miele.
Consumare a tazze nel corso della giornata, ricordando di eliminare l’infuso residuo alla sera e di ripetere la preparazione ogni giorno, perché le tisane si possono conservare al massimo 12 ore.
Fonte: Casa in Fiore, gennaio 2003