Alimentazione Sana

Pesce Azzurro: ricco di acidi grassi!

Pesce Azzurro: ricco di acidi grassi!

 

 

Si mangiava già nell’antica Roma

La fama del pesce azzurro si perde nei secoli. Già ai tempi dell’antica Roma era celebre il “garum”, la salsa per la quale si utilizzavano sgombri, sardine e acciughe. Un pesce “povero” dal punto di vista dei costi, ma ricco di acidi grassi “sani”, gli omega 3, capaci di abbassare il colesterolo del sangue.  

  • Sono definiti azzurri quei pesci che, oltre a caratterizzarsi per una colorazione blu scuro dorsale ed argentea ventrale, sono generalmente di piccole dimensioni e abbondano nei nostri mari.

Le tre specie più pescate sono: l’alice, la sardina e lo sgombro.

In realtà possono essere considerati azzurri per la loro colorazione anche molti pesci, diversi per dimensione e forme, come il tonno o il pesce spada. Il costo del pesce azzurro è ridotto, grazie alla gran quantità di pescato.

Questo pesce si deteriora facilmente, caratteristica che ha favorito la nascita di diversi metodi di conservazione e distribuzione (conservazione sott’olio, sotto sale, lavorazione in pasta).

 

L’apporto nutrizionale

Il pesce azzurro ha una buona quantità di proteine e quantità variabili di grasso (da 1,05 g. per 100 g. dell’aguglia agli 11,1 dello sgombro).

Anche l’apporto calorico è variabile, dalle 96 calorie dell’acciuga (ogni 100 g.) alle 168 dello sgombro.

Medici e nutrizionista hanno evidenziato l’importanza del consumo di pesce quale alimento alternativo ad altri cibi proteici come formaggi, uova e carne.

Da un punto di vista nutrizionale il pesce azzurro presenta un apporto di proteine di elevata qualità e una particolare composizione dei grassi, ricchi di acidi grassi polinsaturi, soprattutto della serie omega 3, alcuni dei quali sono capaci di abbassare sia i grassi sia il colesterolo nel sangue.

 

Quanto mangiarne

Il consumo di almeno 2-3 pasti di pesce azzurro a settimana, in un’alimentazione equilibrata, può avere un ruolo importante nella prevenzione delle malattie coronariche.

Personalmente consumo due o tre volte a settimana il pesce azzurro e devo ammettere che oltre alla mia salute, fa bene anche alla mia tasca.

Mi chiedo come mai le persone debbano necessariamente acquistare pesce costoso e povero di alimenti nutritivi, quando la cara piccola “acciuga” è ricca di omega 3 e povera economicamente?

Dilemmi della vita. Buon pesce azzurro a tutti.

 

Articolo costruito dalla Redazione con l’uso di più fonti
Fonte immagine: vectorportal

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