“La cute di giorno funziona al risparmio per lasciare energia a disposizione degli altri organi”, spiega il professor Leonardo Celleno, dermatologo all’Università Cattolica di Roma.
“Di notte, invece, lavora a pieno regime: messa a riposo la funzione barriera necessaria per proteggersi durante le ore di luce, l’epidermide, programmata per rigenerarsi con il buio, recepisce appieno le sostanze presenti nel sangue, facendo scorta preziosa di ossigeno”.
- Molti studi hanno dimostrato che l’attività riproduttiva delle cellule basali dello strato corneo è più attiva durante la notte, in particolare tra l’una e le quattro del mattino, fase che segna il picco nella produzione dell’ormone della crescita, conclude il professore.
- Mentre si dorme, quindi, l’epidermide ripara i danni che ha subito durante il giorno, contrasta l’accumulo dei radicali liberi che ne favoriscono l’invecchiamento, poi, mette in moto processi di rigenerazione profonda che le permettono di preservare equilibrio e salute.
Formule del buio: è buona abitudine mettersi una crema prima di andare a letto per potenziare il lavoro notturno della cute. “Deve essere, però, un trattamento specifico per la notte”, precisa l’esperto.
- In base ai ritmi circadiani, la pelle si comporta in maniera diversa nelle ore di buio; la notte va sfruttata per ottenere ciò che non si può avere quando è sottoposta alle aggressioni esterne.
- I trattamenti per la notte contengono principi attivi idratanti e nutrienti, come acido ialuronico, oli e burri vegetali, che compensano le carenze e riparano la barriera protettiva danneggiata di giorno; peptidi, ceramidi, vitamine (come la B5), estratti selezionati di origine vegetale, attivano la produzione di elastina e collagene, le fibre elastiche che sostengono la cute; gli antiossidanti riparano i danni e frenano l’invecchiamento.
Fonte: Viversani e Belli, 9 gennaio 2015
