Cuocerla al dente: la cottura prolungata, attraverso una maggiore liberazione dell’amido, rende più rapida la digestione ma più alto il picco glicemico dopo il pasto.
Abbinarla alla verdure: così sazia di più e si aggiunge un’altra fonte di fibre insolubili; una pasta condita con asparagi o funghi ha un basso impatto sulla glicemia dopo il pasto.
Servizio di Roberta Camisasca, con la consulenza del professor Luca Piretta, specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva, direttore magistrale in Scienza della nutrizione umana al dipartimento di Scienze cliniche dell’università Sapienza di Roma – fonte Viversani e Belli, 24 luglio 2015
La redazione di Bellezza & Benessere consiglia il libro: Cucinare la Pasta Biologica Integrale e Semintegrale – di Ivana Iovino
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