IL TEMA. Stare al sole è piacevole: ci riscalda e ci abbronza, inoltre, il sole stimola la produzione di vitamina D che aiuta l’assorbimento del calcio dagli alimenti, un meccanismo necessario alla formazione e al mantenimento delle ossa.
Ma attenzione: esponetevi poco per volta e proteggetevi con le creme solari.
Sì, perché la componente ultravioletta (UV) della luce solare può essere estremamente dannosa.
Sapete dire perché?
a) Può alterare i legami del Dna della pelle; b) asciuga (secca) la circolazione sottocutanea; c) modifica la distribuzione della melanina.
LA SOLUZIONE. I raggi UV sono radiazioni elettromagnetiche come la luce visibile, ma hanno una frequenza più alta, che si avvicina a quella dei raggi X; più la frequenza è alta e più la radiazione, si dice in gergo, è ionizzante, cioè ha la capacità di orientare e dividere le molecole che incontra.
Quando i raggi ultravioletti arrivano sulla pelle, possono eccitare e spaccare le molecole del Dna, che poi, se si ricombinano in modo sbagliato, possono dare origine al cancro (melanoma).
In ogni caso, gli UV causano invecchiamento cutaneo (fotodermatiti) e danni agli occhi (fotocheratiti).
- La risposta giusta, quindi, è la a).
L’esercizio del giorno a cura di Maurizio M. Fossati – fonte, La Nazione 14 giugno 2015