Il buon esito di un intervento al cuore non dipende solo dalla gravità del paziente e dall’esperienza del cardiochirurgo: conta perfino l’orario in cui si finisce sotto i ferri.
Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet dall’équipe del cardiologo David Montaigne dell’Università di Lille, in Francia.
I ricercatori hanno preso in esame quasi 600 persone che erano state sottoposte a un intervento a cuore aperto, in gran parte dei casi per la sostituzione di una valvola cardiaca: dopo un periodo di osservazione di 500 giorni, è emerso che i pazienti operati nel pomeriggio hanno un rischio di sviluppare eventi avversi che è dimezzato rispetto a quello dei pazienti operati al mattino.
- La scoperta è stata poi confermata da una sperimentazione ad hoc, condotta su 88 persone che dovevano essere operate per problemi valvolari: quelle sottoposte all’intervento nel pomeriggio hanno mostrato un minore danno al tessuto cardiaco.
La spiegazione, secondo gli esperti, sarebbe da ricercare nei geni che regolano il nostro orologio biologico: la loro azione, infatti, favorirebbe la riparazione del cuore nelle ore pomeridiane.
Fonte: estratto da un bel servizio di Elisa Buson su Ok Salute e Benessere, marzo 2018