Dieci semplici raccomandazioni ‘salvasalute’ che permettono ai tanti che sconfiggono una neoplasia di rimanere sani e forti, senza effetti sul sistema circolatorio.
Sebbene la chemioterapia abbia fatto passi da gigante rispetto al passato, persistono alcuni effetti collaterali.
- La tossicità cardiaca dei farmaci antitumorali, cioè la loro capacità di nuocere al cuore, sta diventando, infatti, un fenomeno sempre più consistente.
«Il modo più semplice per contrastarla – afferma il professor Michelino De Laurentiis, direttore della Divisione di Oncologia Medica Senologica dell’Istituto Pascale di Napoli – è sottoporsi a una consulenza cardiologica clinica e strumentale al momento della diagnosi del tumore e prima di intraprendere la terapia, così da poterla scegliere e adattare in base alla condizione cardiovascolare del singolo caso».
Questa ‘regola’ entra a buon diritto nel decalogo della prevenzione cardioncologica ideale.
- Controlla il peso corporeo evitando che incrementi o si riduca sotto l’effetto delle terapie.
- Adotta uno stile di vita attivo, in particolare nel caso delle donne con carcinoma mammario, l’attività fisica è talmente efficace da poter essere considerata una vera e propria cura, al pari di chemio e ormonoterapia.
- Pratica attività fisica/sportiva con regolarità 2-3 volte a settimana: è una ‘cura’ che contrasta gli effetti collaterali delle terapie e riduce nettamente sia il rischio cardiovascolare sia di recidiva di tumore.
- Riduci o abolisci il fumo di sigarette.
- Riduci o abolisci il consumo di alcool.
- Controlla colesterolo e trigliceridi, i valori possono alterarsi in corso di terapie oncologiche; per ridurli sì a dieta, attività fisica ed eventuali farmaci ipolipemizzanti.
- Controlla la pressione sanguigna e, in caso di ipertensione, adotta una terapia farmacologica adeguata sotto controllo medico.
- Scegli una dieta equilibrata, ricca in vegetali, limitando oppure abolendo la carne rossa, gli zuccheri e i dolci. Diete estreme, come per esempio quella vegana, sono più difficili da mantenere equilibrate e non esiste nessuna chiara dimostrazione di eventuali vantaggi.
- Valuta con il tuo oncologo l’opportunità di assumere calcio e vitamina D per contrastare la tendenza all’osteoporosi indotta dalle terapie praticate.
- Rivolgiti a un cardioncologo per un approccio ottimale al controllo integrato dei rischi oncologici e cardiaci.
Intervista di Sara Giannerini, con la collaborazione di Michelino De Laurentiis, direttore della Divisione di Oncologia Medica Senologica dell’Istituto Pascale di Napoli – fonte Vero Salute, ottobre 2015