«L’olio extravergine d’oliva contiene delle sostanze particolari, chiamate endocannabinoidi antagonisti, che rendono poco permeabili le zone di passaggio tra una cellula e l’altra», spiega il professor Cestaro.
Le ricadute sul funzionamento complessivo del nostro corpo non sono indifferenti. «Può risultare alterata la capacità di sintesi delle proteine (che servono poi per produrre anticorpi, fibre muscolari, globuli rossi…)», precisa il nostro esperto.
Il rimedio a tavola? Mangiare tutti giorni un piatto di verdure crude condite con l’olio extravergine d’oliva. L’intestino avrà a disposizione quantità elevate di endocannabinoidi antagonisti per fermare i pericolosi lipopolisaccaridi.
Fonte: tratto da un articolo di Roberta Piazza su Starbene, 12/10/15, con la consulenza del professor Benvenuto Cestaro, docente di Biochimica all’Università degli Studi di Milano
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