La sindrome dell’occhio secco è una patologia cronica, per cui non esiste una cura definitiva. Le terapie consistono nell’applicazione di lacrime artificiali.
“Andrebbero messe al bisogno – consiglia il professor Caporossi – preferendo la monodose per evitare conservanti, che hanno un effetto tossico sul film lacrimale. Oggi abbiamo, però, sostituti lacrimali di ultima generazione a base di acido ialuronico che, per la sua capacità di trattenere l’acqua e la texture viscosa ha un effetto a lunga durata, a cui sono aggiunti coenzima Q10 dall’effetto antiossidante e vitamina E, che possono essere usati anche in maniera preventiva nei soggetti a rischio, come le donne e gli sportivi”.
- Applicare le gocce ogni giorno può diventare a lungo andare tedioso e molti pazienti, non appena vedono un miglioramento, smettono la cura. Ma questo provoca inevitabili ricadute, mentre l’aderenza alla terapia è l’unico modo perché risulti efficace nel breve termine.
Fonte: estratto da un bel servizio di Elisabetta Gramolini, su Più Sani Più Belli, ottobre 2018 – con la consulenza del prof. Aldo Caporossi, direttore della Clinica Oculistica Policlinico A. Gemelli di Roma