Quali difetti visivi si possono correggere con il laser? Tradizionalmente la miopia e l’astigmatismo, ma più recentemente si ottengono ottimi risultati anche nella ipermetropia e nella presbiopia
Circa 150.000 persone ogni anno si sottopongono al trattamento laser ad eccimeri che permette di coronare quello che per molti è il sogno di sempre: liberarsi definitivamente dagli occhiali.
Il candidato ideale dovrà avere un’età minima di 21-22 anni; non avere avuto negli ultimi due anni peggioramenti del visus, non soffrire di malattie sistemiche quali diabete, patologie autoimmuni e non presentare cheloidi né malattie della cornea come il cheratocono, il glaucoma, l’occhio secco e la cataratta.
Dopo un attento esame specialistico, che comprende una topografia (mappa corneale) con pachimetria (misurazione dello spessore corneale), la pupillometria (misurazione della pupilla), l’aberrometria (esame che evidenzia le imperfezioni oculari), la misurazione della secrezione lacrimale (al fine di escludere un occhio secco), visus corretto senza e con cicloplegia (gocce che dilatano la pupilla), e il controllo del fondo oculare, si può selezionare il paziente ed avviarlo al trattamento refrattivo laser.
La finalità dei laser di ultima generazione è quella di asportare la minore quantità di tessuto corneale possibile per rispettare l’integrità dell’occhio, evitando severi effetti indesiderati a distanza, e di garantire una correzione stabile e una buona visione notturna.
Oggi per ottenere tutto questo, si programmano trattamenti personalizzati. La procedura è rapida e indolore. Per trattare entrambi gli occhi, in genere, si impiegano 20-30 minuti. L’anestesia è praticata mediante l’uso d un collirio anestetico.
Il paziente viene fatto adagiare sul lettino e si procede all’applicazione del fascio laser che in pochi secondi rimodellerà la cornea in modo da renderla idonea ad eliminare il difetto (si può correggere miopia, astigmatismo, presbiopia e ipermetropia).
Il recupero visivo è graduale e si completa, in genere, in 30-40 giorni.
L’applicazione di una lente corneale subito dopo l’intervento, ridurrà i fastidi e faciliterà la guarigione; questa viene solitamente rimossa dopo 4-5 giorni.
In una modesta percentuale di casi, si può avere un parziale ritorno del difetto, anche a distanza di anni; questo accade in genere nelle miopie elevate o non stabilizzate. Se dovesse rimanere un difetto visivo dopo l’intervento laser, si può eseguire un “ritocco” con un secondo trattamento.
Fonte: Vivere Light “In Forma”, luglio/agosto 2017 con la consulenza del dott. Antonio Fede, specialista in Oftalmologia
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