Nello studio canadese, si è visto che questi livelli erano già raggiunti nei terzili inferiori di assunzione. È stato quindi interessante mettere in luce quanto un introito superiore a quanto raccomandato sia in grado di contrastare il rischio di depressione. Nello specifico è emerso che:
Gli Autori concludono che, al di là dell’ovvia necessità di mantenere un adeguato introito vitaminico per il mantenimento dello stato di salute nella popolazione anziana, il possibile effetto di apporti più elevati di queste specifiche vitamine contro la depressione suscita interesse.
Sono tuttavia necessari studi di intervento mirati per confermare tali osservazioni.
Notizia tratta dal sito Nutrition Foundation, a questo link trovi la notizia originale, anche in lingua inglese – 14-01-2016 – Gougeon L, Payette H, Morais JA, Gaudreau P, Shatenstein B, Gray-Donald K. Eur J Clin Nutr. 2015 Dec 9. doi: 10.1038/ejcn.2015.202.
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