Mantenere costante nel tempo un corretto approccio alimentare, basato sul consumo preferenziale di frutta e verdura, con un apporto limitato di grassi (soprattutto saturi) e zuccheri non è semplice.
Neppure in Europa, dove la disponibilità di modelli alimentari sani e variati nella proposta dei cibi è presente da Nord (Nordic Diet) a Sud (Dieta Mediterranea).
- Lo dimostra questa ricerca, condotta in cinque grandi aree urbane di Belgio, Francia, Olanda, Gran Bretagna e Ungheria, che ha interrogato in totale 5.900 uomini e donne dai 18 anni in poi (età media 52 anni).
Il 45,7% di loro era sovrappeso o obeso; l’80,6% ha dichiarato di consumare regolarmente la prima colazione, mentre il 37,8% di includere almeno due porzioni di pesce a settimana nella dieta.
A tutti è stato chiesto di indicare quale, tra otto situazioni presentate loro, fosse percepita come una barriera reale alla scelta/consumo di comportamenti/alimenti sani.
- L’ostacolo più citato è stato “mancanza di volontà”, che riduce drasticamente la probabilità di cucinare a casa cibi con azione protettiva (-52%), di consumare frutta e verdura (-43% e -53%), oppure pesce (-33%).
- Seguivano la mancanza di tempo (per orari di lavoro non regolari), il costo degli alimenti più “salutari”, la non corrispondenza tra il gusto del cibo salutare e i gusti personali.
- Parallelamente, chi dichiarava “poco allettanti” gli alimenti sani, oppure lamentava giornate troppo piene di impegni e/o poca volontà, sceglieva il fast food due volte più degli altri.
Va sottolineato che l’abitare in aree urbane non facilita, secondo quanto dichiarato, il consumo dei pasti in casa né la scelta di includere nel pasto verdura e frutta. In Francia, Olanda e Gran Bretagna prevale la poca volontà, in Belgio si lamentano le giornate troppo impegnate, mentre in Ungheria è ancora il costo eccessivo di verdura, frutta e pesce il maggiore ostacolo dichiarato.
- In generale, sono i più giovani e le donne a opporre ostacoli alla scelta alimentare più corretta, lamentando prima di tutto “poca forza di volontà”, seguita da “mancanza di tempo” e da “gusti personali”, che portano a scegliere alimenti diversi da quelli che compongono un’alimentazione salutare.
Una ricerca di: Pinho MGM, Mackenbach JD, Charreire H, Oppert J-M, Bárdos H, Glonti K, Rutter H, Compernolle S, De Bourdeaudhuij I, Beulens JWJ, Brug J, Lakerveld J. Eur J Nutr 2017 Apr 26; doi:10.1007/s00394-017-1458-3
Fonte: Nutrition Foundation of Italy. A questo link, trovi l’articolo originale e anche in lingua inglese.