Questa review ha preso in esame tutti gli studi condotti sinora sull’argomento, per cercare di dare una risposta a entrambi i quesiti.
Dall’analisi dei dati disponibili emergono due risposte:
Di certo si sa che l’aceto agisce attivando i recettori del gusto presenti nelle cellule L intestinali, che reagiscono aumentando la secrezione di ormoni anoressizzanti, come il GLP-1 (glucagon-like peptide 1) e il PYY (peptide Y-Y). A livello generale, l’acido acetico riduce gli acidi grassi in circolo, migliorando il flusso ematico e l’utilizzo del glucosio (principale fonte di energia) da parte dei tessuti e contribuendo al controllo dell’appetito.
Una ricerca di: Lim J, Henry CJ, Haldar S. Mol Nutr Food Res. 2016 May 23. doi: 10.1002/mnfr.201600121.
Fonte: Nutrition Foundation of Italy – a questo link trovi l’articolo originale, anche in inglese.
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