Basta un’attività fisica moderata, purché costante, a ridurre il rischio di mortalità da malattie croniche (cardiovascolari e metaboliche) attribuibile all’assenza di moto. L’inattività fisica, infatti, aumenta il rischio di diabete, malattie cardiovascolari, eventi acuti come infarto e ictus, alcuni tumori e, di conseguenza, la mortalità.
Da questa notevole mole di evidenze, relative a oltre un milione di persone (1.005.791) seguite per periodi di tempo variabili tra 2 e 18 anni, è emerso che:
Un discorso a parte meritano infine i sedentari da TV: anche i livelli maggiori di attività fisica non controbilanciano del tutto l’aumento del rischio.
A questo proposito gli Autori ipotizzano due cause: la TV viene guardata soprattutto dopo cena, quando restare seduti penalizza il metabolismo glucidico e lipidico; inoltre, mentre si guarda la TV, ci si alza molto meno, rispetto a quando si sta alla scrivania.
Fonte notizia: Nutrition Foundation of Italy – a questo link, trovi l’articolo originale, anche in lingua inglese.
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