Insieme con altri alimenti come noci, nocciole, sono ricche di sostanze che danno forza e energia. Sono i semi oleosi.
Purtroppo per diverso tempo le mandorle, soprattutto, sono state dimenticate. Si pensava, a torto, che fosse difficile digerirle e fossero troppo grasse. In realtà i grassi che contengono sono “insaturi”, un toccasana per il cuore e l’intero apparato cardiocircolatorio.
Grassi insaturi contrapposti a quelli “saturi” che invece favoriscono l’acidificazione del sangue.
Negli ultimi anni ci siamo abituati a usare piante esotiche antiossidanti, energetiche, che proteggono il cuore e abbassano il colesterolo nel sangue.
In genere svolgono il loro compito nel migliore dei modi, ma c’è un unico neo: il loro costo elevato.
Esistono soluzioni più economiche che non hanno nomi altisonanti ma più comuni, in alcuni casi perfino umili. Oltre mandorle, noci e nocciole parliamo dei semi di sesamo, semi di lino, semi di zucca, pinoli, semi di girasole.
È noto che le mandorle sono energetiche e nutrienti. É altrettanto noto che è meglio non mangiarne più di 12-13 in un giorno se non si vuole aumentare di peso. C’è chi sostiene che potrebbero sostituire la carne senza problemi. Non conosco studi scientifici al riguardo, meglio non fidarsi.
Se potessimo scomporre una mandorla vedremmo che è formata da azoto, calcio, fosforo, potassio, magnesio, oleina, grassi. Quanto alle proprietà si può dire che:
La varietà amara, non commestibile, utilizzata in medicina solo in piccole quantità è ottima in caso di tosse persistente. Il contenuto di acido cianidrico, un noto veleno, conferisce alle mandorle amare un triste primato.
Provoca il decesso per paralisi dei centri del respiro più velocemente rispetto a ogni altra sostanza.
I segnali di intossicazione sono le convulsioni, seguite dalla perdita di coscienza fino alle estreme conseguenze. Niente paura perché con la varietà dolce non corriamo questo pericolo. Se esageriamo nel consumo possiamo al massimo rischiare una solenne indigestione.
Al tempo dei romani si credeva che la qualità amara fosse un antidoto contro l’ubriachezza. Si racconta che ci fosse chi scommetteva di non ubriacarsi dopo aver bevuto molto vino. Ma di nascosto prima di alzare il gomito mangiava mandorle amare.
Per uso esterno l’olio preserva, ammorbidisce e tonifica la pelle, oltre a ridurre le smagliature. Per uso interno è un lassativo moderato, combatte la tosse e le infiammazioni ai bronchi. Attenzione perché è molto energetico e contiene molte calorie. Va bene per chi è debilitato, ma non per chi è sovrappeso.
Anche il latte di mandorle è un ottimo ricostituente e un rimedio per la tosse ostinata. Riduce le infiammazioni di stomaco, intestino e vie urinarie. Si trova con facilità in commercio, ma non esagerare e occhio alla bilancia!
Fonte: “Mandorla: la regina dei semi oleosi!” è una sintesi tratta da un bellissimo articolo di Gennaro Sportiello, fitopreparatore, tratto da Verdetà CNA bimestrale, dicembre 2019
Fonte immagine: https://commons.m.wikimedia.org/wiki/File:Mandorle_sgusciate.jpg
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